Assurdo: c’è un’altra beffa per le partite iva forfettarie. E’ ufficiale

Partite iva forfettarie, notizie non proprio incoraggianti per il 2025. I dettagli della situazione per chi aderisce a questo regime.

Con il nuovo anno partono alcune novità previste dalla legge di bilancio 2025. I settori sono diversi dai ritocchi per alcune prestazioni pensionistiche ai tetti introdotti per alcune detrazioni fiscali. Notizie anche per le partite iva forfettarie con l’innalzamento della soglia di reddito da lavoro dipendente consentita per l’adesione.

Ragazza contrariata scritta beffa partite iva forfettarie
Assurdo: c’è un’altra beffa per le partite iva forfettarie. E’ ufficiale – associazionecest.it

Ma novità sono previste per alcune misure a favore della famiglia dall’assegno unico e universale alla dote famiglia per le attività ricreative o sportive per in minori dai 6 ai 14 anni. Introdotto anche un nuovo bonus nascite del valore di 1.000 euro per ogni nuovo nato. Novità interessanti per i contributi alla famiglia e alla natalità. Di questo fronte, tuttavia, ci sono dettagli non favorevoli per le partite iva forfettarie.

Partite iva forfettarie l’esclusione inattesa, di che si tratta

Tra le altre iniziative a favore della famiglia e della maternità il governo ha confermato anche il cosiddetto bonus mamma. Si tratta di una riduzione parziale dei contributi previdenziali per l’invalidità, per la vecchiaia, per i superstiti (IVS) a carico delle lavoratrici dipendenti e autonome con almeno due figli a carico.

bonus con X sopra
L’esclusione inattesa, di che si tratta – associazionecest.it

Al momento non sono definite né l’entità del taglio dei contributi, né le procedure di riconoscimento del bonus, né quelle di accesso. Tutte saranno definite da un apposito decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, presto in arrivo. Il bonus sarà comunque riconosciuto per il biennio 2025-26. I requisiti sono noti avere due o più figli (con minore sotto i 10 anni), possedere un ISEE non superiore ai 40mila euro e avere un rapporto di lavoro dipendente (non domestico) o autonomo.

Ma proprio per quanto riguarda il lavoro autonomo, si evidenzia la beffa per le lavoratrici madri con partita iva in regime forfettario. Infatti questa categoria è esclusa dalla decontribuzione previdenziale e quindi non potrà godere del cosiddetto bonus mamma. Una brutta notizia per migliaia di lavoratrici madre in regime fiscale forfettario. L’esclusione è confermata in legge di bilancio, dunque al momento non esiste possibilità per un ripensamento.

Come accennato nel 2025 la soglia di reddito di lavoro dipendente massima per aderire a questo regime fiscale è innalzata a 35mila euro, con limite di fatturato fermo a 85mila euro. Inoltre non si possono avere spese per dipendenti, collaboratori, per lavoro accessorio superiori a 20mila euro. L’esclusione delle autonome in regime forfettario dal bonus mamma, dunque appare certa, anche in una fase di allargamento della platea delle beneficiarie.

Gestione cookie