Arriva una scoperta fatta dalla comunità scientifica che spiazza tutti. Sono state rinvenute delle sostanze chimiche potenzialmente tossiche in orologi da polso.
Come è noto, praticamente tutti ai nostri polsi siamo soliti portare degli orologi. In passato, infatti, erano considerati una specie di lusso, mentre oggi, complici vari fattori, sono molto più diffusi in ogni fascia di popolazione. In tal senso, l’arrivo sul mercato degli smart watch ha dato un impulso importante da questo punto di vista. Ed a conferma di quanto detto fino a questo momento ci sono i dati delle vendite, oltre a quello che noi vediamo nella vita di tutti i giorni.
In tal senso, però, proprio a proposito di questi orologi tecnologici di ultima generazione, è arrivata una scoperta che spaventa e che allarma tutti da parte della comunità scientifica. Sono state rinvenute, infatti, delle sostanze chimiche potenzialmente tossiche e questa cosa ha fatto suonare non pochi campanelli d’allarme. Andiamo a vedere le ultime notizie che arrivano su questo fronte, dal momento che il tema in questione è estremamente delicato da affrontare e le implicazioni possono essere davvero tante.
Una notizia di questo tipo, complice soprattutto al diffusione che gli smartwatch stanno avendo nell’ultimo periodo, non può non gettare nel panico tantissime persone. Anche in maniera del tutto ragionevole. Ad annunciare questa scoperta è il portale “Androidauthority”, che spiega come tra i materiali che compongono i cinturini degli orologi tecnologici dei principali marchi sono state trovate tracce delle cosiddette PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche). E che hanno un considerevole potenziale di tossicità.
Si tratta di sostanze che l’ambiente fa molta fatica ad assorbire ed a far scomparire e per questo motivo prendono il nome, in alcuni casi, di sostanze chimiche eterne. Si tratta di componenti che sono presenti in molti prodotti di ampio consumo, come le pentole antiaderenti, ma l’esposizione prolungata potrebbe causare dei seri danni alla salute. A rilevare questi elementi è stato un nuovo studio pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology Letters. Sono stati rilevati, in tal senso, dei livelli molto più alti del solito di queste sostanze che può essere assorbita dalla nostra pelle.
L’analisi è stata fatta sui cinturini di praticamente tutti gli smartwatch dei principali marchi e nelle varie fasce di prezzo. Coinvolti, dunque, in questo discorso anche marchi del calibro di Apple, Huawei, Samsung e Google. Insomma, si tratta di un qualcosa sul quale dovrà esser fatta chiarezza. In ogni caso, i ricercatori consigliano agli utenti di utilizzare cinturini che non contengono questi fluoroelastomeri.
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