Il nostro Paese è nel mirino di subdoli truffatori: il nuovo raggiro può colpire ognuno di noi. Ecco di cosa si tratta e come difendersi dall’ultima insidia.
Purtroppo il triste capitolo delle truffe non cessa di aggiornarsi. Potremmo pensare che in questo periodo dell’anno, con il Natale alle porte, anche i ladri diventino più “buoni”. E invece no: le cose anzi stanno esattamente al contrario. Proprio i momenti di festa, in cui la gente è distratta dai preparativi o pensa a rilassarsi, sono ottimi momenti per colpire.
Quando tutti o quasi hanno altro a cui pensare è inevitabile che abbassino la guardia. Un invito a nozze per i truffatori, che non aspettano altro per mettere in pratica i loro tentativi di segnare un segno “più” sul proprio conto e un “meno” su quello delle loro vittime. Anche nel nostro Paese comincia a farsi largo una nuova truffa che può colpire chiunque, ecco a cosa fare attenzione.
Come funziona l’ultima truffa arrivata anche in Italia
La nuova truffa si sta facendo largo da qualche tempo nel Regno Unito: è particolarmente subdola perché sfrutta il clima di fiducia che si diffonde durante le feste natalizie, quando uno dei primi pensieri è quello di scambiarsi i regali e molti sono in attesa di un pacco dal corriere contenete la sorpresa da donare a qualche proprio caro.
Parliamo della truffa del falso avviso di consegna da parte di un corriere. Diversi cittadini britannici si sono visti recapitare sul telefonino un SMS da parte di un presunto corriere. Il testo del messaggio avvisa di un tentato recapito del pacco e invita a riprogrammare la consegna. Fin qui non ci sarebbe nulla di strano. Ma l’avviso è solo l’esca usata dai truffatori.
L’inganno infatti sta nel prosieguo del messaggio, che contiene al suo interno un link da cliccare. Il collegamento indirizza il destinatario su un sito controllato dai truffatori, che richiederanno agli ignari utenti i loro dati personali e spesso e volentieri li spingeranno a pagare una commissione per organizzare un secondo tentativo (fittizio) di consegna.
Una volta in possesso delle informazioni dell’utente – come credenziali bancarie o dati della carta di credito – i criminali informatici le useranno per i loro scopi fraudolenti. Tecnicamente si tratta della truffa nota come smishing, che sfrutta gli SMS per raccogliere i dati delle vittime. Un escamotage subdolo e particolarmente efficace in questo momento dell’anno.
Stuart Skinner, esperto di frodi di NatWest, ricorda che nessuna vera azienda di consegna chiederebbe mai di cliccare su un collegamento per pagare le spedizioni. Anche il famoso corriere FedEx di recente ha ricordato che la politica aziendale non prevede la richiesta di informazioni tramite SMS o e-mail.