Ultimamente sta circolando un SMS-truffa che ha raggiunto molti utenti. Chi lo apre rischia di ritrovarsi con il conto svuotato. Ecco come riconoscere il raggiro.
Mai sentito parlare di smishing? Non è altro che la variante via SMS del phishing, la truffa che cerca di ingannare gli utenti con un link da cliccare per avere chissà quali mirabolanti vantaggi o, viceversa, per evitare colossali perdite. Inutile dire che entrambi – guadagni o perdite – andrebbero etichettati come “presunti”.
Di vero infatti non c’è nulla se non la volontà di truffare gli utenti che in perfetta buona fede si fanno convincere dai messaggi fraudolenti e cliccano sul collegamento. In realtà è una truffa bella e buona che produce unicamente conti svuotati in un baleno. Non si ripeterà mai abbastanza che i truffatori sono abili manipolatori mentali.
Gli architetti di questi raggiri sanno come giocare con la nostra mente: sfruttano infatti due semplici ma potentissime “leve” psicologiche come quelle del desiderio e della paura. Azionandole cercano di farci agire in maniera frettolosa, senza pensare. Come accade con l’SMS che sta arrivando in questi giorni, vera e propria truffa svuota conti.
Per essere più credibili agli occhi delle loro potenziali vittime i truffatori si spacciano spesso e volentieri per rappresentanti di ditte importanti o di enti istituzionali. Esattamente quello che succede con l’ultima truffa che circola attraverso i classici messaggini SMS, dove i criminali usano il nome dell’INPS per svuotare i conti dei loro bersagli.
I malviventi non si limitano a sfruttare la credibilità dell’INPS: azionano anche la leva del desiderio. Il finto SMS dell’INPS infatti informa il destinatario che ad attenderlo c’è un fantomatico bonus da 280 euro. Per ottenerlo non dovrà fare altro che cliccare su un link dove dovrà aggiornare le sue informazioni di banca, passo indispensabile per l’accredito del presunto bonus.
Inutile dire che il collegamento rimanda a una pagina somigliante al portale ufficiale dell’INPS. In realtà si tratta di un sito internet sotto il totale controllo dei truffatori. Una volta aperta la piattaforma “fake” l’utente si vedrà chiedere i suoi dati personali, primi fra tutti quelli relativi alle informazioni bancarie e ai dati anagrafici.
Una volta in possesso di questi dati i truffatori li useranno per accedere al conto corrente dell’ignara vittima per fare man bassa. In più occasioni l’INPS ha messo in guardia: l’ente pensionistico ha ribadito che non userà mai canali come SMS o mail contenenti link da cliccare. Ogni comunicazione passerà attraverso il portale ufficiale dell’INPS.
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