I buoni fruttiferi postali sono uno strumento di risparmio utilizzato da tantissime persone. È possibile cambiare la loro intestazione?
Sono in tantissimi a puntare sui buoni fruttiferi postali attirati dalla possibilità di ottenere un rendimento sicuro dai propri risparmi. Il loro funzionamento è molto semplice e lo stesso vale per la sottoscrizione: basta rivolgersi ad un ufficio di Poste Italiane o procedere direttamente online tramite il portale dedicato. In molti si chiedono se, dopo l’apertura di un BFP, sia possibile cambiare la sua intestazione. Vediamo, di seguito, cosa bisogna sapere al riguardo.
I buoni fruttiferi postali permettono di cimentarsi in un investimento sicuro. Questi vengono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., istituzione che viene controllata dallo Stato, il quale rappresenta una garanzia. Ecco per quale motivo i BFP sono apprezzati soprattutto da chi è in cerca di un rendimento senza correre troppi rischi o dagli investitori alle prime armi.
Per sottoscrivere un buono fruttifero è necessario versare una somma di denaro che può essere anche esigua (solitamente la soglia minima è di 50 euro), destinata a maturare interessi a seconda della tipologia di buono scelto, della sua durata e dell’importo investito. La sottoscrizione non ha alcun costo, come anche il rimborso immediato che si può richiedere quando si desidera.
Buono fruttifero, l’intestazione può essere modificata? Quali sono le regole
I buoni fruttiferi postali sono sicuramente uno strumento conveniente per investire il proprio denaro. Il loro rendimento può andare dall’1,5% fino al 2,5%, portando a guadagni interessanti nel lungo periodo. In molti si domandano se, dopo aver provveduto alla sottoscrizione, sia possibile modificarne l’intestazione.
Sono diverse le ragioni per cui, ad un certo punto, un titolare potrebbe voler cedere il proprio BFP ad un’altra persona. Tuttavia si tratta di un’operazione che non può essere effettuata, in quanto i buoni fruttiferi postali sono titoli nominativi e ciascun intestatario viene censito all’Anagrafe generale di Poste Italiane S.p.A.
Di conseguenza, non si può cambiare l’intestazione originaria. L’unica eccezione alla regola si ha qualora il titolare dovesse venire a mancare. In caso di decesso, infatti, il buono fruttifero postale sottoscritto può essere trasferito. Gli eredi del defunto possono essere rimborsati della somma versata e degli interessi maturati fornendo a Poste Italiane il certificato di morte dell’intestatario, insieme ad un atto notorio attestante i nomi degli stessi eredi legittimi.