Per quanto riguarda la busta paga, in vista di questo 2025 arrivano delle novità: ecco le cinque nuove introduzioni che rappresentano dei soldi extra.
Come è noto, la situazione dal punto di vista occupazionale è molto delicata per davvero tanti profili. Gli stipendi, infatti, sono fermi da troppo tempo e di conseguenza non sono più adeguati per regger botta davanti a questo aumento generalizzato e tanto diffuso dei prezzi. In tal senso, dal momento che circolano meno soldi in senso generico, c’è meno benessere e sempre di più ci sono posti di lavoro a rischio. In ragione di quanto detto fino a questo momento, è necessario che lo Stato non stia a guardare e che provi ad intervenire.
Non è certamente un caso che allo stato attuale delle cose ci siano tanti aiuti che vengono messi a disposizione dei cittadini da parte delle autorità. Proprio in questa direzione vanno cinque novità che saranno introdotte in busta paga nel nuovo anno. Per tanti lavoratori si tratterà di entrate extra e la notizia non può non suscitare interesse. Andiamo a vedere in maniera dettagliata di che si tratta e che cosa sono questi soldi in più in maniera dettagliata.
Novità busta paga 2025: ecco che cosa sapere
La prima novità riguarda il bonus mamme, che nel 2025 un esonero contributivo a cui hanno diritto le lavoratrici che hanno almeno due figli ed un reddito imponibile previdenziale fino a 40.000 euro annui. Esso resterà in essere fino al decimo anno di vita del bambino, ma dal 2027 sarà esteso fino ai 18 anni. Una novità sostanziale è però rappresentato dalle nuove aliquote. Esse prevedono un’imposizione del 23% per i redditi fino a 28.000 euro, del 35% per quelli tra 28.000 e 50.000 euro e del 43% per i redditi che superano i 50.000 euro.
Altra novità a dir poco significativa è rappresentata dalla riforma del cuneo fiscale. Si tratta di una riforma molto strutturata che, però, mira ad aumentare in maniera importante il potere di acquisto degli stipendi attualmente in essere. Una tassazione agevolata sarà riconosciuta, a partire da questo 2025, anche per quanto riguarda bonus legati alla produttività, con l’aliquota che scende dal 10% al 5%.
Per quanto riguarda i fringe benefit, per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, è confermato l’aumento relativo al limite di esenzione per le somme che verranno erogate dal datore di lavoro come copertura delle utenze domestiche, come luce e gas. Tale tetto salirà da 258,23 a 1.000 euro (mentre sale fino a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico). Insomma, sono novità numerose ma anche sostanziali, che potrebbero avere un impatto notevole sulla vita reale delle persone.