Cambiare regalo non gradito: attenzione all’errore più grave

Cambiare un regalo non gradito è possibile, è necessario però seguire una procedura ben precisa se non si vuole andare incontro a un rifiuto.

Fare un dono dovrebbe venire dal cuore e dovrebbe essere qualcosa di personalizzato, pensando davvero a quello che potrebbe piacere alla persona che lo riceverà indipendentemente dalla spesa. Nonostante questo, a volte queste semplici “regole” non vengono tenute a mente, non solo si punta al risparmio, ma si prende qualcosa senza badarci troppo, come se ci si dovesse togliere il pensiero e agire per senso del dovere, poco importa se il destinatario non lo amerà. Niente paura, in questi casi è comunque possibile cambiare un regalo non gradito, situazione che a Natale potrebbero vivere in tanti, non solo perché magari hanno avuto un capo di abbigliamento di una taglia sbagliata.

regalo di Natale
Cambiare regalo non gradito: attenzione all’errore più grave Associazionecest.it

La procedura in casi simili è davvero piuttosto rigida, è importante seguirla se davvero si vuole risolvere e non tenere in casa qualcosa che alla fine non sarà praticamente mai utilizzato. Fortunatamente ora è possibile farlo sia se l’acquisto è stato fatto in un negozio “fisico”, sia online, scelta fatta da molti per approfittare delle tante offerte vantaggiose che si possono trovare.

La procedura da seguire per cambiare un regalo non gradito

Il desiderio di cambiare un regalo non gradito può essere comune, a volte proprio perché si tratta di qualcosa che proprio non piace e che si è certi di non usare mai, in altre perché semplicemente la taglia non è quella corretta. Non è certamente un male farlo sapere a chi ce lo ha fatto, anzi sarebbe importante farlo se davvero si vuole che tutto vada a buon fine.

In casi simili, infatti, è importante far valere l’articolo del Codice del Consumo, che stabilisce una tempistica ben precisa per portare a termine la procedura. Qui si parla, infatti del “diritto di recesso”, diritto fondamentale previsto per il consumatore liberarsi del contratto di acquisto concluso, senza dover fornire alcun tipo di spiegazione, semplicemente restituendo il prodotto comprato e ottenendo indietro il rimborso. Ormai da tempo questa opzione è ritenuta valida anche per gli “acquisti online”, modalità di shopping sempre più diffusa, che prevede però un sistema differente non potendo recarsi personalmente presso il punto vendita da cui si è effettuato l’acquisto (a volte non esiste nemmeno un negozio di riferimento, ma si tratta di una piattaforma universale).

acquisti online
La procedura da seguire per cambiare un regalo non gradito Associazionecest.it

Per quanto riguarda gli acquisti online, è necessario effettuare il cambio del regalo non gradito entro un tempo massimo di 14 giorni, da calcolare da quando si riceve il pacco. Il periodo che trascorre dall’ordine alla consegna non rientra quindi in questo conteggio. Il venditore a cui ci si è rivolti spesso mette a disposizione un modulo da compilare quando si hanno esigenze simili, che dovrà essere compilato e allegato al pacco, da spedire poi in autonomia. Fatto questo, lo shop online a cui ci si è rivolti dovrà confermare la ricezione e provvedere al rimborso, sempre entro 14 giorni.

La situazione è purtroppo differente quando si tratta di qualcosa preso in un negozio “fisico”. In genere si pensa che ci possa essere una maggiore tutela nei confronti del consumatore, ma non è detto che questo avvenga. Non si può infatti far valere il “diritto del ripensamento”, è infatti facoltà del negoziante decidere di non effettuare alcuna sostituzione, pur essendo in possesso dello scontrino, a condizione che questa scelta sia indicata espressamente all’interno.

cliente restituisce prodotto negozio
È facoltà del negoziante decidere se accettare il cambio – Associazionecest.it

Si tratta comunque di una circostanza rara, il diniego può arrivare spesso solo per alcuni prodotti, quali:

  • prodotti per l’igiene personali;
  • biancheria intima;
  • beni confezionati che non possono essere restituiti per motivi igienici o connessi alla protezione della salute e sono stati aperti dopo la consegna;
  • beni in saldo o in sconto;
  • beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente.

A volte esistono comunque degli esercenti che vengono incontro ai loro clienti anche se non sono più in possesso dello scontrino (questo vale quindi anche per chi ha ricevuto il dono), ma è indispensabile che l’oggetto abbia ancora il cartellino e sia in buono stato.

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