Gli utensili che usiamo in cucina devono essere scelti nel modo giusto al fine di evitare rischi per la salute: tra le padelle, queste sono le migliori.
In cucina abbiamo a che fare con gli alimenti ogni giorno. E dal momento che gli alimenti sono la nostra fonte di nutrimento e quindi finiscono nel nostro organismo, trattarli nel modo giusto è fondamentale per ridurre al minimo il rischio di contaminazioni.
Una giusta conservazione dei cibi, ad esempio, può fare la differenza di fronte al rischio di intossicazione alimentare, soprattutto se si tratta di alimenti surgelati e poi scongelati. Ma vi sono anche altri fattori di rischio da considerare, ad esempio le sostanze tossiche che alcuni utensili o pentole potrebbero rilasciare.
Non è più un segreto che alcuni materiali possano costituire un rischio per la nostra salute, se non usati nel modo giusto. Ad esempio l’alluminio o la carta da forno: quando vengono esposti ad alte temperature o ad alimenti particolarmente salati o acidi, questi materiali subiscono delle modifiche nella loro composizione chimica.
Ed è per questo che se ne sconsiglia il riutilizzo. E ancora a proposito di alluminio, esso è parte integrante anche di pentole e padelle antiaderenti. Non a caso è consigliabile evitare l’uso di padelle graffiate o scrostate, proprio per ridurre il rischio di una contaminazione da metalli.
Un metodo ancora più sicuro per evitare questo rischio è sicuramente quello di scegliere tegami e pentole in materiali a basso rischio. In questo compito giunge in nostro aiuto uno studio condotto in Francia su pentole in acciaio inox, ghisa e rame. Dunque prive dei rivestimenti antiaderenti che a volte contengono teflon e PFAS.
L’acciaio è risultato sicuramente la scelta migliore in cucina. Non a caso tutte le cucine professionali fanno un ampio uso di questo metallo. Oltre a essere facile da pulire e trattare, infatti, l’acciaio inossidabile è fondamentalmente inalterabile e per questo non costituisce un rischio per la salute.
Anche la lega acciaio-rame è considerata un’ottima scelta: il rame ha dalla sua parte un’ottima conducibilità termica, che permette agli alimenti di cuocersi meglio e più velocemente. Infine anche la ghisa non è da trascurare.
Molto spesso la presenza di un rivestimento antiaderente può costituire un campanello d’allarme per la presenza di teflon e PFAS, sostanze plastiche potenzialmente dannose per l’organismo. In generale, dunque, è bene scegliere pentole non antiaderenti, pur tenendo presente che in ogni caso il rischio non è mai pari a zero. E che dunque una buona manutenzione è fondamentale!
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